2010 Mostra personale “Un impercettibile sussurro nel frastuono” Parco storico archeologico di San Pietro in Carpignano (Valleggia di Quiliano)
Un serata calda; quando arrivo in prossimità della settecentesca chiesetta di San Pietro in Carpignano, costruita a lato di quella romanica oggi scomparsa, è il tramonto. Il sole fiammeggiante sta sbadigliando e non si vede anima viva. In compenso il frinire delle cicale è assordante, come se quel canto volesse comunicare qualcosa… Un pannello sul solido cascinale di recente restauro presenta una mostra di Cristina Sosio: “Un impercettibile sussurro nel frastuono”che riaprirà le porte al pubblico tra pochi minuti. Mi siedo e osservo: gli albicocchi nella piana vantano i loro frutti d’oro, alcuni uomini abbeverano gli orti e chiacchierano tra loro …. Arriva un’auto e scende Cristina: sorridente, solare, la soddisfazione per il consenso ottenuto in questi giorni sembra aver cancellato dal suo viso la stanchezza.
La mostra all’interno è uno spettacolo: incisioni: acqueforti/acquetinte, tecniche particolari e raffinate regalano risultati emozionanti degni di grande rispetto. Ad ogni opera è affiancato un brano in prosa o una lirica. Dante, Ungaretti, Montale, Verga, D’Annunzio, Pirandello, Gozzano, Orazio e tanti altri sono stati tradotti su tela: è un grande connubio in cui arte e letteratura si prendono per mano , si abbracciano e diventano una cosa sola. In un mondo dove il potere, il denaro e il successo la fanno da padroni, trovare una pura che ha più voglia di dare che di prendere diventa anacronismo.
Nell’ultima saletta fa bella mostra di sé la “Medusa”, Cristina con quest’opera ha reso omaggio a Caravaggio nel quattrocentesimo anniversario della morte: è una “copia” di grande effetto: lo sguardo terrorizzato del soggetto tocca l’io più profondo; distolgo lo sguardo e riprendo a respirare. Mi accommiato ed esco nelle lunghe ombre della sera … Brava Cristina: peccato che le scuole siano finite! I miei ragazzi avrebbero avuto qualcosa da imparare …