Olio su carta a mano e tela
Cm 82 x 33
2010
Luigi Pirandello
da Ciaula scopre la luna
"... Restò - appena sbucato all’aperto - sbalordito. Il carico gli
cadde dalle spalle. Sollevò un poco le braccia; aprì le mani nere in
quella chiarità d’argento.
Grande, placida, come in un fresco, luminoso oceano di silenzio,
gli stava di faccia la Luna.
Sì, egli sapeva, sapeva che cos’era; ma come tante cose si sanno, a
cui non si è dato mai importanza. E che poteva importare a Ciaula
che in cielo ci fosse la Luna?
Ora, ora soltanto, così sbucato, di notte, dal ventre della terra,
egli la scopriva.
Estatico, cadde a sedere sul suo carico, davanti alla buca. Eccola,
eccola là, la Luna... C ’era la Luna! la Luna!
E Ciaula si mise a piangere, senza saperlo, senza volerlo, dal gran
conforto, dalla grande dolcezza che sentiva, nell’averla scoperta,
là, mentr’ella saliva pel cielo, la Luna, col suo ampio velo di luce,
ignara dei monti, dei piani, delle valli che rischiarava, ignara di lui,
che pure per lei non aveva più paura, nè si sentiva più stanco, nella
notte ora piena del suo stupore.”