Olio su tela sabbiata
Cm 70 x 50
2009
Giovanni Verga
dai Malavoglia
“Si fa quel che si può, comare Mena. Se avessi potuto fare quel che
volevo io, lo sapete cosa avrei fatto!... - Ella lo guardava e lo guardava,
cogli occhi lucenti. - Sarei rimasto qui, che fino i muri mi conoscono, e
so dove metter le mani, tanto che potrei andare a governare l’asino di
notte, anche al buio: e vi avrei sposata io, comare Mena, chè in cuore
vi ci ho da un pezzo, e vi porto meco alla Bicocca, e dappertutto ove
andrò. Ma questi ormai sono discorsi inutili, e bisogna fare quel che si
può. -
- Ora addio - conchiuse Mena; - anch’io ci ho una spina qui dentro...
ed ora che vedrò sempre quella finestra chiusa, mi parrà di avere chiuso
anche il cuore, e d’averci chiusa sopra quella finestra, pesante come
una porta palmento. Ma così vuol Dio. Ora vi saluto e me ne vado. -
La poveretta piangeva cheta cheta, colla mano sugli occhi, e se ne andò
insieme alla Nunziata a piangere sotto il nespolo, al chiaro di luna.”