Olio su carta a mano e tavola
Cm 86 x 86
2010
Franca Maria Ferraris
Il muso di una volpe
Amava i boschi di neve
la bambina,
e a lungo ammirava estasiata
i pini incappucciati
con la speranza di vedere
il muso di una volpe insonnolita
sbucare a un tratto gettando un’occhiata
sul calendario del letargo invernale.
Quando l’attesa non era premiata,
sognava ad occhi aperti la bambina
a passi chiotti di entrare nella tana
assieme a Madre Volpe e ai volpacchiotti.
Se i venti freddi spazzavano il cielo,
era tranquilla lei,
perchè le raffiche non avrebbero sferzato
il loro sonno al riparo dal gelo.
E se l’inverno affilava i suoi denti
lei sapeva che il morso senza danno
avrebbe sfiorato il loro pelo.
La notte poi, nei sogni sotto il vischio
la bimba si avvolgeva nel tepore
che Madre Volpe gentile le inviava
dal bosco nero col profumo del muschio.